300 numeri: auguri Amadeus!

Amadeus è nato nel 1989, compie venticinque anni nel mese di dicembre ed è giunto con questo numero a quota trecento. È l’occasione per ripercorrere una storia per certi versi unica e ricca di indimenticabili successi. Ma facciamo un passo indietro: era un giorno di primavera del 1986 ed ero in taxi con Claudio Casini, illustre musicologo, autore di numerosi e importanti saggi (scomparso nel 1994), quando gli confidai (con scarse speranze di trovarlo interessato) l’idea di dar vita a un mensile di divulgazione musicale con un CD allegato, oggetto che fin dal suo apparire era stato particolarmente apprezzato dai cultori di musica classica. 'Abbiamo anche il titolo', disse, 'Amadeus'. Sposai immediatamente il suggerimento: chi meglio del più popolare, prolifico musicista di tutti i tempi poteva dare il nome al nuovo mensile? A questo punto ebbe inizio il mio personale pellegrinaggio da un ufficio editoriale all’altro, ma il progetto, sia pure apprezzato a parole, restò nei fatti lettera morta. Sono lì a testimoniarlo le due date sopra ricordate: quattro anni perché qualcuno si decidesse a realizzare quello che si sarebbe rivelato un successo editoriale unico per durata e importanza nel mondo della musica classica. Ma le cose che devono accadere prima o poi accadono e la nascita della nuova casa editrice De Agostini-Rizzoli Periodici, fece riemergere dall’oblio, più per necessità che per convinzione, il progetto Amadeus. Nacque così 'il mensile della grande musica' che, smentendo le pessimistiche previsioni di una breve durata, ha accompagnato più generazioni di appassionati e di musicisti. 
(dall'articolo 'Schegge di memoria' firmato da Gaetano Santangelo, direttore responsabile di 'Amadeus')

Nel numero di Novembre 2014 Amadeus ripercorre alcune tappe importanti della sua produzione discografica: capolavori immortali come la Ciaccona di Johann Sebastian Bach o l'Arpeggione di Franz Schubert o, ancora, la Stravaganza di Antonio Vivaldi, ma anche opere meno note che sono state riportate alla luce grazie alle ricerche appassionate di musicologi e studiosi. Come non ricordare l'Oratorio di Leopold Mozart, eseguito una sola volta nel 1753 e rinvenuto nel 1956 negli archivi del Convento dei Francescani di Bolzano da Luigi Ferdinando Tagliavini e lì rimasto fino alla pubblicazione di Amadeus nel 2007. Nell'antologia si ritrovano estratti di altre incisioni importanti come i Concerti grossi Op.VI di Arcangelo Corelli per la prima volta eseguiti con l'aggiunta degli strumenti a fiato (CD che ha ottenuto la nomination World Premiére Recording al Grammy Awards). Non dimentichiamo anche alcune incisioni in prima mondiale come il Concerto per violino e orchestra di Michael Nyman. E' difficile condensare in un'antologia un catalogo di quasi cinquecento CD; nonostante ciò, emerge con evidenza l'importante tributo che Amadeus ha donato all'Italia e alla sua cultura musicale nei suoi primi venticinque anni!

In questo numero

CD in allegato:
AA.VV.
Antologia dei 300 numeri di Amadeus: 1000 anni di musica

CD in download digitale:
Antonio Vivaldi (1678-1741)
'L'Estro armonico' Op.III

Interpreti: Ensemble Concerto - Roberto Gini, direttore

Articoli:
Schegge di memoria
Un doppio cd antologico ripercorre i quasi 500 dischi pubblicati da Amadeus nell’arco dei suoi 25 anni di vita
di: Gaetano Santangelo

Il Venexiano
Ritratto del “Prete rosso”, il compositore che nella vita e nell’opera incarna perfettamente la sua città e il suo tempo
di: Alvise Zorzi

Roberto Gini: l'avventura
Incontro con il musicista che 23 anni fa diresse un’impresa discografica che ha fatto epoca: la registrazione integrale dell’Estro Armonico
di: Massimo Rolando Zegna

Jonas Kaufmann: l'opera è sogno
Mette d’accordo pubblico e critica, tutti pazzi di lui. Moderno e sensibile, affascinante e antidivo, il tenore del nuovo secolo si racconta
di: Valerio Cappelli

Giacomo Puccini: senza casa
I luoghi, le radici familiari e la loro assenza, i personaggi, le opere. Un racconto pucciniano tra vita e teatro a 90 anni dalla morte
di: Alberto Cantù

Chiara Banchini: tempo di vivere
Basta lezioni e concerti, la leggendaria violinista a 68 anni lascia tutto. La aspettano 8 mesi on the road dalla Patagonia all’Alaska
di: Nicoletta Sguben

Renata Tebaldi: tutto nella voce
'Angelo' per Toscanini, 'fossette di ferro' per Bing. La storia del soprano che doveva essere pianista e non volle essere diva
di: Giovanni Gavazzeni

Metropolitan opera: su il sipario
Dopo mesi di turbolenze finanziarie e sindacali il teatro newyorkese ha aperto la sua nuova stagione. Sventata la chiusura, resta la questione 'tagli'
di: Harvey Sachs

Fabio Bonizzoni: un mondo migliore
Concerti, dischi, premi... All’improvviso un lutto, da cui è nato un progetto che parla di arte, finanza, etica. E che è un atto d’amore
di: Paola Molfino

Carlo Francesco Badini: versi e bile
Traduttore di Pascal e Voltaire, polemista, librettista. A Londra scrisse per Haydn il suo “Orfeo ed Euridice”. Tra i suoi molti nemici, Lorenzo Da Ponte
di: Marco Vallora

Adolphe Sax: brevetto 3226
200 anni fa nasceva in Belgio l‘uomo che cambiò la storia degli strumenti a fiato: l‘inventore del saxofono
di: Edoardo Tomaselli

Christopher Hogwood: l'inglese entusiasta
Impegnato dagli anni ’60 nel repertorio antico, il suo contributo ha coinvolto anche quello dello stile classico
di: Massimo Rolando Zegna

Musica e società: ornamento e diletto
Vita di corte: Este, Gonzaga, Medici. Breve storia del mecenatismo musicale dei Principi italiani tra XVII e XVIII secolo
di: Alessandro Bianchi

E, in più:
Appunti e calendari di concerti e spettacoli, libri, hi-tech, recensioni di cd e video