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Con una proposta che guarda al futuro senza dimenticare il passato, l’Undiscovered Music Festival entra nel vivo della sua seconda edizione, portando a Verona un ciclo di concerti che intrecciano la musica strumentale del Novecento con repertori di epoche diverse. Un gioco di rimandi, accostamenti e riscoperta, che trova la sua forza nella qualità degli interpreti e nella bellezza dei luoghi.

Sotto la direzione artistica di Mattia Marsala e l’organizzazione di Harmony Hub, il Festival vuole parlare anche al pubblico giovane, offrendo esperienze d’ascolto coinvolgenti e gratuite. Tra i protagonisti spiccano il Novae Cordae Ensemble, che affronterà pagine rare di Vasks e Weinberg, il flautista Lorenzo D'Antò, primo flauto dell'Orchestra dell’Arena di Verona, e l’organista veronese Michele Fontana.

Gli spazi scelti per i concerti sono di eccezionale suggestione e spiritualità: si inizia l’11 ottobre nella magnifica Chiesa di San Giorgio in Braida, si prosegue il 16 ottobre nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, per concludere il 25 ottobre nella Chiesa di Santa Maria Antica, tra le scenografie gotiche delle Arche Scaligere. Un’anteprima estiva si è tenuta lo scorso luglio nella Basilica di Sant’Anastasia, a testimonianza del legame profondo tra il Festival e i luoghi simbolo della città.

Il Festival è realizzato con il sostegno della Santa Sede, in occasione del Giubileo 2025. Un progetto che unisce impegno culturale, valorizzazione del patrimonio e apertura alla contemporaneità.