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George Onslow, il Beethoven francese, da aprile al Palazzetto Bru Zane di Venezia

Insieme a Boëly, Alkan e Gouvy, George Onslow è una delle grandi figure del romanticismo francese oggi dimenticate. Nato a Clermont-Ferrand, compie gli studi musicali ad Amburgo, ove segue i corsi di pianoforte di Dussek. L’ascolto dell’ouverture della Stratonice di Méhul, nel 1801, fa nascere in lui una vocazione di compositore che lo conduce a Parigi. Qui pubblica i suoi primi lavori (presso Pleyel), segue i corsi di Reicha al Conservatorio e dimostra interesse per gli strumenti ad arco, iniziando lo studio del violoncello. Grazie alle esecuzioni di sue opere da parte di Baillot e dei fratelli Dancla nei loro concerti di musica da camera, i quartetti e i quintetti d’archi di Onslow acquisiscono in breve tempo una certa fama nella capitale francese e poi in tutta Europa. Berlioz lo considera uno dei «più grandi armonisti dell’epoca».

Alla sua vastissima produzione per strumenti ad arco si aggiungono trii e sonate per pianoforte, tre opere liriche e quattro sinfonie; il Quintetto de la balle, scritto durante la convalescenza da un incidente di caccia, è sicuramente la sua opera più nota, in virtù della sua struttura a programma. Che questo compositore di levatura europea non si sia mai definitivamente stabilito a Parigi è un tratto inconsueto, che merita di essere segnalato. Onslow si divise infatti tra la capitale e la sua città natale, prodigandosi per vivacizzarne l’attività musicale: membro dell’Accademia musicale di Clermont-Ferrand, egli fu inoltre presidente della Società filarmonica cittadina.

Dall’11 aprile al 21 maggio 2015 il Palazzetto Bru Zane di Venezia dedicherà un Festival a George Onslow. Il ciclo di concerti veneziani permetterà di conoscere gli aspetti più diversi della sua produzione: i quartetti e i quintetti d’archi (Quatuor Ruggieri, Quatuor Diotima, Quatuor Ardeo / Dubost, Quatuor Manfred / Phillips), ma anche il repertorio dei trii con pianoforte (trio Van Baerle, trio Élégiaque Arcadis) e quello, meno frequentato, delle sonate per violino (Nicolas Dautricourt e Momo Kodama). Sarà eseguita anche la più rara musica per pianoforte (Lidija e Sanja Bizjak), così come una delle sonate per violoncello (Emmanuelle Bertrand e Pascal Amoyel).

Informazioni: [Palazzetto Bru Zane]

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