Si sono svolti gli Stati Generali della Diplomazia Culturale a Firenze, ospitati presso Palazzo Vecchio, dal 9 all’11 ottobre 2023, organizzati dalla Direzione Generale per la Diplomazia pubblica e culturale su incentivo del suo direttore generale, Alessandro De Pedys. La conferenza dei Direttori e delle Direttrici degli Istituti Italiani di Cultura è stata un momento importante di incontro tra Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in concerto, per la prima volta su questo tema, con il Ministero dell’Università e della Ricerca, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero del Turismo e il Ministero della Cultura per affermare l’importanza ed il ruolo fondamentale che riveste la cultura come promotore di dialogo e di pace nel mondo nonché importante strumento per la valorizzazione del nostro Paese all’estero.
La diplomazia culturale
Che cosa significa diplomazia culturale?
La definizione comunemente accettata nella letteratura accademica è quella formulata nel 2003 dal politologo Milton Cummings che la descrive come "lo scambio di idee, informazione, arte e altre manifestazioni culturali tra le nazioni e le loro popolazioni, ai fini di accrescerne la comprensione reciproca".
La diplomazia culturale è quell’insieme di azioni che promuovono il dialogo interculturale, il perseguimento della pace, l’attenzione alle diversità attraverso la cultura. La cultura è lo strumento di quel "soft power" (potere "morbido" contrapposto al potere "duro" della superiorità militare o economica di un Paese) che permette di sedersi ad un tavolo internazionale per cercare di instaurare un dialogo pacifico e costruttivo.
Essendo una "superpotenza" culturale, l'Italia può partecipare ai tavoli dei negoziati internazionali e decisionali. La sua attività di diplomazia culturale consiste anche nella promozione del proprio patrimonio storico - artistico attraverso l’organizzazione di mostre d’arte, concerti, balletti, conferenze all’estero, etc. L’opera lirica, per esempio, è un grande strumento di promozione della cultura italiana nel mondo, poiché coinvolge saperi diversi e maestranze preziose che collaborano ad uno spettacolo completo in cui teatro e musica coesistono sullo stesso palcoscenico, creando quel senso di bellezza e stupore ricercato dai teatri di tutto il mondo.
Che cosa sia la diplomazia culturale lo spiegano anche le parole di alcuni grandi uomini del teatro e della letteratura come Dario Fo: "ancora prima che l'Europa fosse unita a livello economico o fosse concepita in termini di interessi economici e di scambi, è stata la cultura a unire tutti i paesi d'Europa. Le arti, la letteratura e la musica sono il collante dell'Europa".
E ancora le parole del saggista svizzero Denis de Rougemont: "La cultura è l'insieme dei sogni e delle opere tesi alla piena realizzazione dell'uomo. La cultura impone un patto paradossale: la diversità quale fondamento dell'unità, la presa d'atto delle differenze non quale fonte di divisioni, ma di ulteriore arricchimento della cultura. L'Europa è una cultura o non è".
La XXIII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo
Nel corso degli Stati Generali della Diplomazia Culturale è stata presentata la XXIII edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, che si sta svolgendo in questi giorni dal 16 al 22 ottobre e che ha come tema 'L’italiano e la sostenibilità', con l’obiettivo di diffondere nel mondo, attraverso la lingua italiana, la cultura della sostenibilità, promossa dall’Italia, in linea con la candidatura di Roma all’Expo2030 "People and Territories, Regeneration, Inclusion and Innovation". Il tema scelto, ha ricordato Giorgio Silli, Sottosegretario agli Esteri, è legato anche alla figura di Italo Calvino, autore del visionario pensiero ecologista, del quale il 15 ottobre è ricorso il centenario della nascita.
“La politica estera non la fanno il Ministro, i diplomatici, la fanno tutti gli Italiani che promuovono l’immagine del nostro Paese in giro per il mondo. [...] Ho voluto scegliere la città di Firenze perché è la città di Dante Alighieri, il padre della nostra lingua, il poeta con il maggior numero di traduzioni della sua opera principale nelle diverse lingue del mondo. [...] Avere degli italiofili significa avere degli interlocutori più vicini a noi, che comprendono meglio la nostra realtà". Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
La diplomazia culturale, uno sguardo all’Europa
La cultura è stata "adottata" come strumento della politica estera europea già a partire dal 2007 con l'Agenda europea per la cultura in un mondo in via di globalizzazione presentata dalla Commissione Europea.
"La cultura è una forma di capitale che ci permette di illuminare sia il nostro cammino in Europa sia l’immagine che proiettiamo nel mondo", ha dichiarato il già Presidente del Comitato Economico e Sociale Europeo, Luca Jahier: "Fare della cultura un veicolo chiave e strategico della politica estera dell’Unione Europea deve diventare finalmente una vera priorità."
Venice Classic Podcast
Gli Stati Generali della Diplomazia Culturale
Firenze, Palazzo Vecchio, 9-11 ottobre 2023
Interventi di: Antonio Tajani, Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale - Pupi Avati, regista - Dario Nardella, Sindaco di Firenze - Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca - Daniela Santanchè, Ministro del Turismo - Paola Frassinetti, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Istruzione e del Merito - Gianmarco Mazzi, Sottosegretario di Stato del Ministero della Cultura - Erminia Sciacchitano, Operatrice presso l'Ufficio di diretta collaborazione del Ministro della Cultura e advisor scientifico dell’Anno Europeo del Patrimonio culturale (2018)
Di: Valentina Volpe Andreazza